sabato 14 settembre 2013

Convinzioni

Odore di caffè nella casa. Aria fresca, che già mi gela le mani.
Ma la tazzina di caffè calda, riesce ad intiepidirle e mi accontento.
Il gregge richiama e bela risate, tra le canzoni di una tv assopita.
La sua festa, a cui non sono mai invitata, mi irrita e vorrei essere un lupo nero che sbrana ogni cosa, tra brandelli di carne sanguinolenti e pezzi di cervello sparsi qua e là.
Convinzione che io sia la pecora nera. Convinzione che le mie azioni non siano servite a nulla, se non a riempire di mangime la stalla.
Ho rafforzato, là dove avrei dovuto demolire.
Ho protetto, ciò che avrei dovuto sbranare, a causa delle mie intime convinzioni del cazzo.
Ed ora, è troppo tardi.
Il gregge verrà mangiato da qualcun altro, ma nessuno sospetta, nessuno sa niente.
Anzi, va bene così e le pecore belano saluti di gioia dalle loro teste lanose.
Sono il vostro lupo, ma non vi dilanierò: lo farà qualcun altro per me.
Mentre io resterò a guardare.

mercoledì 11 settembre 2013

Tre (2010 - 2013)

Quando si dice, a volte, che dalle Parti s'impara il Tutto.
Per te, ho universalizzato il concetto di morte,
ho aspettato che il dolore scendesse dal cielo come 
la costante, debole, innocua, abituale pioggia irlandese.
Nei miei viaggi di ritorno, ho trovato il modo
per raccontartelo, imparando dai ragni che tessono tele
pallide, stagnanti  ma intricate, che contrastano col pulviscolo mattutino.
Ho aspettato che la voragine mi risputasse dall'inferno,
ho remato contro concetti precostituiti,
ho cercato di capire fin dove potevo ricordarmi di te,
chè i ricordi erano pochi e diventavano vaghi, 
cazzo, diventano ombre.
Ma non mi arresto, ti sto ancora cercando e forse ti trovo.
E se non ti trovo, ricomincio, che alle ombre non ti ci lascio.
Alle ombre non ti ci lascio.