Forse comprendo.
Forse, a forza di assorbire, accogliere e includere, si perde di sostanza e significato.
Non sento più il mio corpo, sono senza confini.
Regredisco a uno stato di primordiale sopravvivenza, senza dignità.
Solo adesso, solo ora, mi viene svelata l'assurda amara eredità.
Adesso che sono diventata te.
E per quanto t'ho amato, adesso ti odio.
Ti odio.
lunedì 8 giugno 2015
venerdì 29 maggio 2015
Dentro
Demoni come anguille, scivolano attraverso l'elettricità di neuroni attorcigliati.
Nella palude nera di un inverno senza fine, le stagioni restano ferme e immobili: anche i sogni sono sempre gli stessi e i tuoi riccioli biondi nemmeno la Morte se li è divorati.
Ho paura dell'estate.
La lascio fuori da questa tana di dolore.
Seppellisco embrioni di pulcini, pensieri mai nati di merli con ali grandi e scure come la notte.
Cosa credevi?
Sei un animale notturno, non c'è scampo. Hai un'eredità pesante, retaggio di chi, per quanto ti ha amato, alla fine ti ha ucciso e fatto a pezzi.
Sometimes fear is the only place that we can call our home
- Dai, vai a fare amicizia.
- No, mamma.
- Ma perchè? Sono bambini come te, hanno la tua età.
- No, mamma. Non mi va. Preferisco giocare da sola.
Braccata da demoni.
Mi stringo nella polvere dei ricordi e osservo il giallo del sole che si fonde col verde delle foglie. Socchiudo gli occhi e, come sempre, aspetto il tramonto e la grande madre luna, incapace di risposte e dolori.
giovedì 26 marzo 2015
Outdoor
Anche il vento è cambiato: è timido, scherzoso, accarezza l'erba come un sorriso.
Ade sospira nell'ombra, rassegnato.
Guardo la neve sciogliersi e divenire acqua inconsistente sotto le mie zampe.
I miei respiri hanno ritmi cadenzati e più profondi, non si trasformano in vapore ma scivolano nell'aria come polline sfuggito alle api.
Resto ancora nella silenziosa radura innevata e attendo soltanto il sole.
Aspetto la luce come un soffio di una divinità sulle ceneri della terra ferita.
Ne ho intravisto il calore e la leggerezza armoniosa.
L'innocente purezza dei raggi dorati, m'incanta come un cielo stellato, al quale sono forse più abituata.
Mi appartiene questo candore?
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venerdì 6 febbraio 2015
Qui
Qui, un salto eterno senza immagine
meccanismo d'assolutezza retorica
ibrida Euridice dai sensi separati che
ferma nella fissità delle emozioni
più non sa seguire e procedere ma
neanche fermarsi in paludi ombrose.
Un Atlantico all'alba di un sole rosso
rosso, rosso, rosso, di un eterno ritorno
qui, niente si muove: la luna aspetta luce riflessa
sorella bianca che giace tra colombe di nuvole,
tende i suoi timidi raggi alla sfera fraterna
che sempre, le scivola accanto.
Innevato universo di virginale stupore
macchiato da sangue immemore e castità violate:
perla dispersa e colma di terrore, intreccia il bagliore
con quello del sole fratello, audace, veloce, vorace
fuoco dorato che brucia selvaggio e costante
e distende le increspate acque lunari.
Qui, spazi indefiniti: gli astri girano senza vedersi
sotto maledizioni ancestrali e bidimensionali,
uno, sfera vorticosa e l'altra, falce leggera
muovono il corso di assonanze contorte
onirici lampi di fusione incandescenti
che cercano corrispondenze, oltre i confini d'aria.
meccanismo d'assolutezza retorica
ibrida Euridice dai sensi separati che
ferma nella fissità delle emozioni
più non sa seguire e procedere ma
neanche fermarsi in paludi ombrose.
Un Atlantico all'alba di un sole rosso
rosso, rosso, rosso, di un eterno ritorno
qui, niente si muove: la luna aspetta luce riflessa
sorella bianca che giace tra colombe di nuvole,
tende i suoi timidi raggi alla sfera fraterna
che sempre, le scivola accanto.
Innevato universo di virginale stupore
macchiato da sangue immemore e castità violate:
perla dispersa e colma di terrore, intreccia il bagliore
con quello del sole fratello, audace, veloce, vorace
fuoco dorato che brucia selvaggio e costante
e distende le increspate acque lunari.
Qui, spazi indefiniti: gli astri girano senza vedersi
sotto maledizioni ancestrali e bidimensionali,
uno, sfera vorticosa e l'altra, falce leggera
muovono il corso di assonanze contorte
onirici lampi di fusione incandescenti
che cercano corrispondenze, oltre i confini d'aria.
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