sabato 22 ottobre 2011

Aracne

Nella mitologia greca, quando in una storia succedono cose particolarmente avventurose o tristi ai protagonisti, alla fine come per ricompensa, gli dei si impietosiscono e trasformano sempre i personaggi in cose bellissime...costellazioni, rupi, alberi, delfini o uccelli.

Ed è così che gli amanti, le madri, le spose, restano uniti per sempre.

A volte vorrei che gli dei trasformassero anche me.

Una costellazione sarebbe troppo, non pretendo tanto...mi basterebbe anche un ragno, come Aracne.

Perchè sono più ragno che stella.

Entrerei non veduto, tra le mura della tua casa, dormirei nelle tue tasche.

Filerei una piccola ragnatela, sottile ma resistente, che scintilla nei giorni di pioggia.

Grande abbastanza da ospitare anche te, nel caso chiedessi agli dei di diventare un ragno come me. Potremmo nasconderci tra le piaghe rugose della corteccia di un ulivo, quando il vento cambia o la pioggia diventa neve.

Non so quanto vivono i ragni, ma poco importa: a noi, alla fine, sarà sembrata una vita lunghissima e piena, la più bella che potessimo desiderare.

Nessun commento:

Posta un commento