giovedì 11 dicembre 2014

Blu




- Allora, che colore vuoi?
- Blu. Voglio quello blu.
- Tieni, legalo al polso altrimenti vola via.

No, non lo legherò al polso. Papà non sa che non lo farò volare via.
Cinque anni, capelli ramati, frangetta spettinata sulla fronte bianca.
Un parco, quello delle Cascine a Firenze, una girandola sulla bicicletta e un palloncino blu in mano.
Ti chiamerò Blu, sarai il mio gabbiano.

Blu vola tra le mie mani, solca le nubi senza paura.
Poi, un giorno, mi aggrappo alla cordicella e mi solleva tra i venti.
Blu, piano, ho paura, soffro di vertigini. E se ti buchi e scoppi?
Ma Blu non mi sente, e si alza sempre di più.

Finchè, un giorno, Blu diventa un gabbiano vero.
E' bellissimo, con le piume candide e le ali grigie. Non ne avevo mai visto uno così da vicino. Lo lascio volare e taglio la cordicella.
Blu è felice, vola in alto.
Lo vedo congiungersi nel sole con la sua compagna.
Hanno un grande nido sul solaio di un palazzo, inacessibile, inviolato, sicuro.
Sono felice per Blu e vorrei dirlo al mondo intero, ma nessuno crederebbe alla storia di un palloncino che si trasforma in un gabbiano, così me lo tengo per me.

Mi sveglio sorridendo, serena per aver respirato un po' di ossigeno e aria di mare insieme a Blu e a quella bambina che ero.
Poi, di nuovo la notte.

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