giovedì 25 ottobre 2012

Patetismo sociologico andante (ma non sono mica misogina!)



Porca miseria!
Il 90% dei blog posseduti da donne (senza contare i canali su YouTube) snocciola trattazioni di TRUCCO, MODA e CAPELLI!
Per non parlare dei temi sulla gravidanza. Cazzo, non è possibile questa strumentalizzazione dell'atto procreativo! E' una cosa animale, naturale, ormonale, istintuale, BAS-TA!

Ok. Ammetto che sulla frivolezza femminile, a volte gli uomini hanno ragione.
Cos'è, o si punta su argomenti derivanti dai caratteri sessuali secondari, o su recensioni di vestiti (sempre derivanti dalla medesima sostanza)?
Ci sono altri modi per esplicitare la femminilità, cazzo, dov'è che la 'passione' per un "hobby" sconfina e diventa pura esibizione (come il pavone che fa la ruota, per intenderci) di una malcelata smania di far sentire la propria differenza sessuale attraverso mezzi e strumenti e non attraverso un fine? E non è la stessa cosa di un uomo che parla, per esempio, solo di automobili: esse sono simbolo di uno status sociale e non di una connotazione sessuale, tant'è vero che non esistono auto per uomini ed auto per donne. Forse che il maschio preferisce palesarsi attraverso simboli che rappresentino la propria posizione sociale, più che la sua virilità, e la donna rimarca sempre e solo su attributi ornamentali che invece evidenzino la propria femminilità? Può darsi, visto che se un tipo che parla di moto o calcio (anche questo è uno sport prettamente maschile, ma non esclude che sia anche femminile) sia "macho", mentre se predilige argomenti incentrati su vestiti, creme e dopobarba sia...gay. (Poi oggi, vabbè...col modello-tronista ci sarebbe da aprire una lunga parentesi).
Comunque io ritengo più intelligente e naturale ciò che fa l'uomo, se vogliamo, fin dalla preistoria, piuttosto che la continua ridondanza della donna a manifestare, esemplificare e simboleggiare sè stessa (attenzione: l'individualità coincide con la sessualità, è tristissimo! I pensieri non hanno più anima ma connotazione sessuale!) attraverso una cornice di oggetti e situazioni stagnanti.

Ma alla fine io...
Sarò anche malinconica,
riservata,
mite,
sognatrice,
pensierosa,
di poche parole,
di ancor meno scenate, 
tra le nuvole,
con propensione innata alla tragedia,
tranquilla all'apparenza,
coi maremoti interiori,
ma con una grande resistenza,
forse anche troppo complessata ...

... non sarò in grado di abbinare due colori, non so che significa "ton sur ton", "plissè", gli unici "colori sorbetto" che mi vengono in mente sono quelli dei gelati, ma cazzo RINGRAZIO DIO, DI ESSERE COME SONO.

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