mercoledì 28 marzo 2012

Appunti pomeridiani (ma scritti di sera)


Giorni di sole che scotta, nel parco giochi con scivoli e altalene smaltate di rosso. Mamme giovani e mamme anziane, babysitter, nonni e passanti. Piccolo parco borghese, tranquillo, a due passi da casa, sicuro, territoriale, con un cancello ampio all'entrata sempre chiuso, che quando si apre tutti si girano a guardare lo straniero che entra nel villaggio di grottaferratesi coi soldi, la Mini e le Prada. I bambini sono piccoli demonietti che corrono a destra e sinistra, strillano, rispondono male, piangono, litigano e tirano sassi. I cani non possono entrare, lo dice il cartello attaccato al cancello, ma una tipa bionda con la coda alta, occhiali da sole, tuta e sneakers, arriva con due chihuahua che suscitano subito l'entusiasmo di mamme e bambini. Una donna un po' mulatta, esile, graziosa, con i capelli ricci, forse un misto tra sangue colombiano e brasiliano, le si avvicina piano dicendo: "Tamara?". La bionda barbie si volta: "Oooh...ciao! Ma dai, anche tu qui? Ma questa bambina poi? Nooo...è tua figlia? Non mi dire! Oddio che bella...sìsì, anche io sono sposata...ho anche due figlie; Mia e Meredith!" e ride indicando le due minuscole cagnette che tiene in braccio. L'altra sorride di rimando e stringe la mano alla figlia riccia come lei ma bionda, e aggiunge con fare accorato: "Ma dai, non puoi capire, un figlio ti cambia proprio la vita...altri orari, altri ritmi, gli dai da mangiare ogni 3 ore all'inizio...e poi -aggiunge maliziosa- c'è un nuovo modo anche di vivere la coppia, eh!". Io mi guardo queste allegre comari con gli occhi socchiusi, mezza sbilenca sulla panchina di legno, ogni tanto mi giro a guardare Flaminia di 3 anni che è da 40 minuti che dondola sull'altalena, (sembra un canarino impagliato, ma meglio così che starle a correre dietro con questo caldo già troppo estivo) finchè non richiama la mia attenzione un ragazzino peruviano a mezze maniche in bicicletta, che strilla ad una bambinetta smilza e bionda: "Ahò, Caterina, ma Tommaso?" e lei: "Uffaaaa!!! E' a calcio! Sempre co' 'sto Tommaso!" e l'altro rimettendosi già in sella: "Ma è regolare, è un maschio!". Sorrido mentalmente e mi alzo traballante, avvicinandomi alla zona altalene dove i ragazzini fanno a gara a volare più in alto. Un tipetto biondo, rasato e con le guance infuocate, - un piccolo naziskin- protesta a voce alta contro Flaminia perchè vuole assolutamente salire sull'altalena sulla base dell' "l'ho vista prima io!"...la bimbetta dal canto suo, lo guarda impassibile mentre dondola silenziosa, avanti e indietro da bravo canarino impagliato. Io non intervengo, la situazione è tranquilla e il piccolo naziskin sferra indispettito un calcio ai brecciolini.
Dopo 10 minuti torna correndo, e, trafelato, urla alla sorellina sull'altalena di fianco: "Lo sai che tanto io ho un nuovo amico? Sta lì, sta giocando col trenino! Io ho un nuovo amico, hai capito? Ho un nuovo amico!" e la ragazzina mentre oscilla al vento: "Embè? Io pure, è lei!" dice, indicando Flaminia che per tutta risposta si gira dall'altra parte, assecondando il vento che le scompiglia il caschetto. Il ragazzino si ferma un secondo, guarda Flaminia, e sentenzia: "Embè...tanto è più bello lui!" e saltellando torna allo scivolo verso l'amichetto.
Il cielo è troppo laccato e il sole mi brucia il dorso delle mani. Ripenso alla barbie con i chihuahua in braccio. Magari dopo quel discorso con la brunetta colombiana, stanca di Prada e cagnolini alla Paris Hilton, ha deciso -perchè no- di procedere all'acquisto di un figlio. In fondo mangerebbe ogni 3 ore come i suoi chihuahua.

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