giovedì 3 maggio 2012

Chiunque, dovunque

Da bambina, prima di addormentarmi,
stretta nelle lenzuola, a pancia sotto,
nel mio guscio di braccia e piccole ossa,
ad occhi chiusi e con la mente in volo,
immaginavo di svegliarmi la mattina dopo
in un'altra epoca storica,
dipendeva dall'umore
spesso era il Medioevo
casupole di paglia e castelli,
cavalieri e contadini con l'aratro.
A volte il Rinascimento,
rosso porpora e blu cobalto,
sulle tavolozze dei pittori di corte.
Altre volte l'età dei Celti,
capelli lunghi e mantelli,
cavalli selvaggi, gioielli di bronzo
nelle praterie verdi acqua.
E ancora, l'Antico Egitto,
lontano, caldo, polveroso,
dove io ero una principessa
che si svegliava in un letto bianco
di lino, velato, grande come il Nilo.
Potevo essere chiunque, dovunque,
in tanti luoghi diversi, amata, importante,
e plasmare ogni cosa come una maga.
Potevo guardare le stelle
sul dorso del mio cavallo nero, lucido,
criniera lunga e ondulata, nervoso con tutti,
tranne che con me,
uno di quei cavalli di cui dici - Attenti,
è pericoloso, scalcia, sgroppa, sbuffa.
Se fossi stata...avrei potuto.
Se, se, se, se.
Invece no. Sono qui con una coperta di lana sulle spalle, seduta sul letto a gambe incrociate. Le stelle le guardo, ma sono quelle che ho appiccicato io sul soffitto, si illuminano al buio ormai sempre meno, ma va bene così, non importa...per ora va bene così, ho sette chiamate perse sul cellulare per mezz'ora di ritardo, l'eco nelle orecchie del solito esagerato e spropositato cazziatone distruttivo, di parole come lamette scagliate con tutta la forza del mondo, il fiato corto e i battiti a pezzetti, un misto di ansia e tristezza che si perde tra le mura di questa prigione. Ma io, come Canali,  precipito e incandescente come una cometa risplendo, va bene così.
Non giudicate mai chi si arrende.
Nessuno sa, nessuno mai conoscerà cosa c'è dietro.
Ogni passo nel vuoto, è un modo per fuggire da questo Alcatraz in cui ci hanno sbattuto, e liberarsi.
Liberarsi per librarsi.
Va bene così, anche oggi è passata.
Ho preso la mia dose.



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